Prossime manifestazioni Musicali

Sarà a Martina Franca, una delle più importanti manifestazioni per la festa europea della musica. Il 21 giugno, nel centro storico della “capitale” della Valle d’Itria, chiunque potrà suonare, sia esso un provetto musicista o uno che con la musica non ha mai avuto contatti diretti.

E ognuno potrà ascoltare, in questa festa che avrà una dimensione regionale (e oltre) nell’ambito della festa europea. Festa che, lo ricordiamo, si deve al ministro francese della cultura di un quarto di secolo addietro, Jack Lang. 

E da un quarto di secolo appunto, ogni 21 giugno non è solo l’inizio ufficiale dell’estate, ma anche la celebrazione europea della musica. A Martina Franca l’impegno organizzativo per la festa è di Idea show, un’assoluta garanzia di qualità, con la collaborazione del centro artistico musicale “Paolo Grassi” e la fondazione Festival della Valle d’Itria, e di Marangi strumenti musicali che avrà un ruolo notevole. Basti pensare che in una delle postazioni che verranno allestite nel centro storico, sarà a disposizione di chiunque, ma proprio chiunque, voglia suonarlo un pianoforte Steinway & sons, unanimemente riconosciuto come il migliore al mondo. Ci sarà spazio per tutti, dunque. Ma uno spazio adeguato verrà riservato a chi suona con tecnica, talento, emozione, a Martina Franca, il 21 giugno, dove la protagonista principale sarà la musica. 

La partecipazione alla manifestazione, vero evento di apertura dell’estate martinese, è gratuita. 

un tuor fra i vari palazzi di Martina Franca “centro Storico”

Palazzo Ducale

Sede del Municipio e del Museo naturalistico delle Pianelle, lo splendido Palazzo Ducale può essere considerato, insieme alla Basilica di San Martino, il monumento più rappresentativo del patrimonio artistico e architettonico martinese. La sua costruzione ebbe inizio nella seconda metà del XVII secolo, per volontà di Petracone V Caracciolo.
L’edificazione ebbe luogo sul castello degli Orsini, risalente alla fine del XIV secolo. 
L’edificio è il risultato di combinazioni fra l’arte di derivazione salentina e la produzione di opere di maestri locali. L’ingresso è segnato da un arco con bassorilievi nella trabeazione. Nelle stanze, affrescate da Domenico Carella, sono raffigurate scene bibliche, mitologiche e vita di corte.

Palazzo Stabile
Caratteristico e scenografico palazzo, dal singolare verticalismo della facciata, il Palazzo Stabile (in Via Masaniello), anticamente sede del partito fascista, è scandito in tre piani.
Presenta, oltre ad un mirabile portale, affiancato da due finestre incorniciate, delle caratteristiche balconate affinate da capitelli decorati ad archetti.

Palazzo dell’Università
Il Palazzo dell’Università (in passato sede del Parlamento locale) fu realizzato nel 1478 di Re Ferdinando d’Aragona.
E’ situato in Piazza Plebiscito ed offre una pregevolissima facciata impreziosita dalla contigua Torre Civica innalzata nel 1734.

Casa Cappellari
Da Piazza Maria Immacolata, proseguendo diritto lungo via Garibaldi e svoltando poi a sinistra per imboccare via Ignazio Ciaia, ci si trova immessi sulla bellissima via Mazzini, costellata di edifici settecenteschi espressione del barocco martinese. Nella vicina via Orfanelli, è situata Casa Cappellari, detta anche “ospedaletto” o “lazzaretto” in virtù della funzione di ricovero per viandanti, malati e orfani che assunse nel Settecento. Oggi, dopo essere stata sottoposta a radicali interventi di recupero e restauro, Casa Cappellari può essere definita il monumento simbolo del centro storico martinese. 

Palazzo Martucci
Superba costruzione, il Palazzo Martucci, tra i fiori all’occhiello del “salotto” martinese, Piazza Roma, è situato di fronte al monumentale Palazzo Ducale.
Presenta una semplice facciata longitudinale ingentilita da lesene e da fiaccoloni e resa ancor più ammirabile dal grande portale, decorato e sormontato da una lunga balconata dai caratteristici capitelli.

Palazzo Guerra
Pregevole edificio scandito in due piani, il palazzo presenta, nella parte inferiore, un mirabile portale impreziosito da un arco e affiancato da colonne, su cui sporge una splendida balconata sorretta da capitelli.
L’intera struttura dell’edificio presenta una caratteristica facciata dal particolare colore rosso.

Palazzo Fanelli ora Torricella
Attualmente intitolato Torricella, il Palazzo Fanelli fu edificato nel 1748 per volere di Ambrogio Fanelli.
Caratteristica di rilievo, il pregevole portale sormontato da una loggia realizzata in ferro battuto. L’intera facciata è ingentilita da sei finestre differentemente decorate.

Palazzo Montemurro ora Marinosci
Pregevole costruzione dedicata al medico botanico Marinosci, il Palazzo fu eretto nel 1749 ed offre una deliziosa facciata impreziosita da splendide logge con decorazioni antropomorfe.

Palazzo Maggi
Uno dei palazzi più caratteristici e scenografici in affaccio su Via Cavour, il Palazzo Maggi, la cui costruzione è riconducibile alla seconda metà del sec. XVIII, offre una pregevole facciata impreziosita da una artistica loggia e da un portale caratterizzato dalla presenza di decorazioni che trovano larga espressione in amorini e festoni floreali.

Palazzo Blasi ora Gioia
Pregevole costruzione che introduce Via Mazzini, il Palazzo Gioia, dal caratteristico portale in bugnato e splendide logge realizzate in ferro battuto, risale al 1744 e impreziosisce la deliziosa via che ospita anche il noto Palazzo del Cavaliere.

Palazzo Magli ora Lella
Costruito nel 1748 dallabate Pasquale Magli sulla struttura di un edificio cinquecentesco a corte, è certamente uno dei migliori esempi di architettura barocca martinese.
Caratteristico il doppio portale sostenuto da capitelli decorati con figure di piccoli satiri.

Palazzo Marino Motolese
Il maestoso portale è datato 1567 ma la parte superiore dell’edificio è stato completato successivamente nel XVIII secolo. Anche la struttura di questo edificio rispecchia lo stile cinquecentesco a corte.
Il prospetto dell’edificio è fronteggiato dall’ingresso secondario di palazzo Motolese, dalla doppia balconata in pietra, impreziosita da modiglioni, fregi ornamentali e mascheroni.

Palazzo Motolese
Datato 1775, il palazzo Motolese, di cui si può ammirare il prospetto posteriore direttamente dall’ingresso di palazzo Marino, rappresenta un esempio di architettura legata agli aspetti monumentali ed altamente scenografici.

Palazzo Casavola ora Marinosci
Tra gli edifici artistici più rappresentativi del barocco martinese, Palazzo Casavola è datato 1778.
Tra le caratteristiche principali, la grande balconata centrale a colonnine spanciate.

Palazzo Barnaba ora Marturano
Edificato ad opera del Conte Pietro Antonio Barnaba, l’edificio rappresenta una delle prime testimonianze di dimora patrizia costruite a Martina. Il Palazzo risale al 1719 e conserva alcuni importanti elementi tardo rinascimentali come le due balaustre in pietra con le colonnine spanciate.

Palazzo Ruggieri
Situato accanto alla maestosa Basilica di San Martino, Palazzo Ruggieri, dal caratteristico colore rosso, sottoposto negli anni scorsi a radicali interventi di recupero, è certamente uno degli edifici più belli del centro storico martinese.
Sulla sua facciata, in epoca fascista, era effigiato il profilo di Benito Mussolini. Oggi il palazzo ha assunto un importante valore culturale quale sede di master universitari, mostre e convegni.

Palazzo Ruggieri in via Mazzini
Costruito intorno al 1759 e situato ad angolo tra via Mazzini e via Pietro Cossa, l’edificio presenta una facciata molto semplice ma si caratterizza per le balconate barocche di pregevole fattura artistica

Palazzo Ancona
Costruito nel XVIII secolo, questo palazzo molto singolare si caratterizza per le due splendidi cariatidi che sorreggono la balconata, bell’esempio do arte profana.

Palazzo Cavaliere Semeraro
Risalente al 1733 l’edificio, costruito in stile neo classico, si caratterizza per i due portali, l’uno inserito nell’altro. Imponenti le due colonne che sorreggono la loggia dalla ringhiera in ferro battuto. 

in riferimento al progetto bollentispiriti

volevo dire solo due parole n merito al progetto bollenti spiriti.

se non erro il progetto della casa capellari e della villa carmine ed altri monumenti, era stato già preso in considerazione dall’istituto Motolese, quando il prof. Semeraro era il preside, iniziativa fantastica cui ho fatto parte anch’io. In sintesi il corso di grafica del Motolese a realizzato calendari e scatti fotografici con tema e gusto antico per la valorizzazione dei monumenti Martinesi!

Per questo progetto volevo ringraziare Prof. Federici, Prof. Semeraro, Prof. Russo “esperto della terza area di fotografia” e tutti i miei compagni d’avventura!

Joseph86’s promuove quest’iniziativa con il sito bollentispiriti.regione.puglia.it

COMUNE DI MARTINA FRANCA (TA)

PROGETTO “RETE DI LABORATORI PER LA CREATIVITA’ GIOVANILE”
“Il percorso che ha portato alla elaborazione della presente proposta progettuale ha visto il coinvolgimento dei diretti destinatari e protagonisti dell’iniziativa ma anche di altri soggetti pubblici, del privato sociale e privati che hanno offerto importanti contributi sin da tale fase ideativa. […]    
Ne è emersa, in maniera pressoché univoca, l’esigenza principale di colmare il vuoto o la carenza di spazi e risorse dedicati all’espressione delle competenze e dei talenti dei giovani, al loro bisogno di informazione, partecipazione  e protagonismo attraverso azioni in grado di valorizzarne ogni apporto originale, con auspicabili e concreti riflessi  anche sul piano dell’occupazione e dell’auto imprenditoria, stimolando la stessa dimensione dello stare insieme, del concetto di gruppo e di comunità, nel senso espresso dagli stessi protagonisti: “..il progetto che vorremmo realizzare a Martina Franca non dovrà essere solo una grande e colorata scatola in cui tenere i giovani, fornendo loro strumenti per non annoiarsi..ma uno spazio sociale forte in cui chi lo frequenterà trovi non solo risposte alle proprie domande ma anche e soprattutto le domande…”

Interventi previsti

COMUNE DI MARTINA FRANCA
Cosa è: Casa Cappellari (Centro Storico)
Cosa diventerà: laboratori singoli per le tecniche manuali artigianali e le nuove tecnologie informatizzate

Cosa è: Ex Tennis Club siti nella Villa Comunale “Carmine”,
Cosa diventerà: Laboratorio collettivo per il teatro, la musica, la scrittura informatizzata

Finanziamento

€ 630.000 (90% dell’investimento) – Quota regionale
€ 70.000 (10% dell’investimento) – Comune di Martina Franca
€ 700.000 – Importo totale

Ancora pubblicità dei locali nell’agro… Mavù “LOCOROTONDO”

L’idea Mavù
Mavù nasce dall’ambizioso progetto di creare in Valle d’Itria un riferimento per le energie creative, una “factory di idee”, un luogo, un club, dove accogliere e rendere visibili le forme della creatività e allo stesso tempo ospitare eventi artistici innovativi e originali. Agli inizi del 2002 venne costituito, il nucleo del progetto con la finalità di favorire e promuovere la cultura della musica, della danza, dell’arte e della creatività in ogni sua forma ed espressione nonché di contribuire alla promozione delle tradizioni locali e del territorio della Valle d’Itria.

Il Club Mavù
Idee innovative e la rottura con schemi esistenti hanno contribuito a dar vita alla prima estate del club Mavù, quella del 2002, caratterizzata da tappeti disseminati nel giardino-bar e le notti in cui risuonava la musica lounge spesso mixata da Raz Degan ospite abituale della masseria. Sono trascorsi diversi anni da quei giorni che nei ricordi di molti sono rimasti magici e irripetibili e sono circa 300.000 le presenze nel frattempo transitate dal Mavù, che è diventato ormai uno dei più affermati punti di riferimento per gli amanti della musica, dell‘arte e per quanti più semplicemente sono alla ricerca di un momento di un sano svago notturno.

Nella scena musicale internazionale il Mavù ha ospitato nomi di eccellenza con i concerti di Caetano Veloso, Mario Biondi, Amalia Grè, Avion Travel, Nicola Conte, Sandy Muller, Rosalia de Souza, Wendy Lewis, Elements of Life di Louie Vega, Louie Austen, Koop e tanti altri; Dj del calibro di Dorfmeister, Kevorkian, Dave Mancuso, Louie Vega, Joe Claussel, Spinna, Smoking Joe, Stefano Fontana, Luca Agnelli Layo & Bushwacka ed altri.
Tante e variegate le iniziative in campo artistico: mostre fotografiche e di design, lampade, giochi di luci e vestiti realizzati appositamente per ricreare ambientazioni a tema; ma anche spettacoli di teatro, performance, mimi, concerti di pianoforte, violino o arpa per pochi amatori.

Va citato l’esperimento del 2005 “L’amour dans le coeur”: donne sinuose, mise eleganti, vetrate preziose dal sapore decò e dal rosso dominante hanno caratterizzato un arredamento totalmente rinnovato.
Dalla fine del 2006 il gruppo di lavoro del Mavù è stata arricchito dalla partnership con Alessandro Piva, regista molto legato alla Puglia, che ha inaugurato le serate DJ for a Day durante le quali famosi personaggi dello showbiz – ha inaugurato Riccardo Scamarcio – si cimentano alla consolle e offrono
la propria playlist ad uno scatenato dancefloor. Il target del Mavù si è stabilizzato su un’età fra i
25 e i 45 anni; ambosessi con leggera prevalenza femminile; classe sociale/economica medio-alta e alta; istruzione media; attitudine al consumo e propensione alla ricerca di offerte di qualità e in linea con le tendenze di punta.

L’arte è l’elemento comune che unisce gli innumerevoli personaggi, più o meno famosi, che si sono susseguiti al Mavù e che qui hanno “sentito” di essere a casa.

la girandola festival

la girandola è un festival che si svole nell’ultima settimana d’agosto e vengo artisti da tutto il mondo… ed è completamente gratuito! inoltre gli spettacoli si svolgono presso le stradine del centro storico… FANTASTICO!

martina in beneficenza…

Sabato mattina l’Associazione Portici d’estate ha consegnato un congruo assegno di 13.121,90 euro raccolti dalle manifestazioni La Girandola e Portici d’Estate. E’ entusiasta Antonio Rubino che, con Franco Zito e Raffaella Spina, ha organizzato le due manifestazioni: “Riusciamo a costruire due pozzi nel Burkina Faso, lo stato più povero dell’Africa dove esiste la più alta mortalità infantile soprattutto per disidratazione. Un pozzo da 8000,00 euro costruito in una zona deserta ed uno da 6000,00 euro a ridosso di un villaggio. Quello che manca lo aggiungeremo noi, oltre all’incasso di una cena per beneficenza che si svolgerà a fine ottobre al Castello spagnolo a Taranto. I pozzi serviranno a 5000 persone, molte delle quali bambini, per i quali l’acqua è un bene più prezioso dell’oro. A fine gennaio saremo personalmente nel Burkina Faso ed assisteremo alla costruzione dei pozzi che saranno denominati: “il pozzo della Girandola ed il pozzo di Portici d’estate”. Il nostro impegno per questo progetto non si ferma qui, con Franco Zito e Raffaella Spina stiamo valutando altre iniziative. Ci preme ringraziare pubblicamente la famiglia Cassano, in particolare Giuseppe, per aver messo gratuitamente a disposizione un elevato numero di girandole che ci ha  consentito di raggiungere un risultato straordinario. Spero si possa continuare la collaborazione anche per il prossimo anno”.  Grande successo e complimenti sono stati fatti agli organizzatori da tutti gli intervenuti alla conferenza stampa, tra i presenti il vice presidente nazionale del Movimento Shalom Lucia Parente De Cataldis che ha ricevuto da Raffaella Spina l’assegno circolare, la nota imprenditrice Luciana Di Pierro ed il presidente dei Lyons di Taranto ing. Guido Colavini. Rubino ha inoltre promesso che, nel grosso evento Portici in Capitale che si svolgerà a Roma in Piazza Di Spagna il 4 dicembre, si promuoverà il Burkina Faso.

Facciamo qualcosa si o no?!

Il recente scandalo scatenato dall’inchiesta di un giornalista dell’espresso sul Policlinico Umberto I di Roma ha portato alla ribalta l’annoso problema della “Sanità” in Italia. Come tutti noi ben sappiamo, purtroppo, la situazione della Sanità martinese non ha necessità di scoop per essere denunciata e pubblicizzata sulla stampa e tv locali, perché ogni giorno i pazienti che si recano presso il nostro nosocomio si scontrano con una realtà a di poco grave. Nonostante le intenzioni dichiarate dal titolare delle politiche sanitarie della ASL TA/1, resta immutato, anzi si aggrava, il problema delle liste di attesa. Lunghissime sono quelle per effettuare esami cardiologici o di diagnostica per immagini, visite specialistiche, ecografie, eco-doppler, interventi chirurgici ecc. Inoltre la mancanza di un poliambulatorio ospedaliero obbliga gli operatori ad effettuare le visite e gli esami strumentali nei reparti!!! Per denuncia degli stessi operatori sanitari oltre che dei pazienti all’ospedale di Martina :  Le sale operatorie inadeguate costringono le sei divisioni chirurgiche ad operare per dodici ore consecutive;  Mancano farmaci e presidi di prima necessità;  L’U.T.I.C., completa di attrezzature da diversi mesi non funziona e non viene dotata del personale medico specializzato che necessita (si preferisce mandarlo in altri nosocomi della provincia);  Manca da diversi mesi il Fluorangiografo mentre l’Elettromiografo, come alcune altre strumentazioni minori, sono quasi sempre guasti perché obsoleti. Ma il massimo dell’inefficienza del nostro Distretto Sanitario lo “subiamo” quando ci rechiamo al C.U.P. Difatti si è costretti a fare file estenuanti di quattro/cinque ore per prenotare e/o pagare il ticket. La situazione è stata ulteriormente aggravata da una recente circolare (ottobre 2006), inviata dai responsabili del Distretto agli operatori del CUP che, in applicazione della Legge 326/2003 (non si comprende perché non sia stato fatto fino ad ora), dispone che tutti i pazienti utilizzatori dei poliambulatori del distretto, paganti e non, esenti e non esenti, devono transitare nuovamente dal CUP al fine di regolarizzare (apporre un timbro) la ricetta. Il tutto senza prevedere un’adeguamento della struttura ricettiva del CUP (decine e decine di utenti ammassati in una stanza di 30 metri circa), un aumento del personale amministrativo e un aggiornamento del sofware di gestione e dei computer obsoleti che avrebbero permesso di velocizzare i tempi di attesa per i “tre adempimenti” richiesti – prenotazione, visita o esame e regolarizzazione della ricetta – necessari per usufruire dei servizi sanitari richiesti. “Un mediocre Poliambulatorio di periferia”. Questo diventerà l’Ospedale di Martina Franca. se non si interviene al più presto con un adeguato piano di intervento organico con investimenti in attrezzature e software, adeguamenti della struttura (abbattimento delle barriere architettoniche, messa a norma degli impianti, ecc.) e assunzione di personale medico e paramedico.

attualmente il parco ortolini

attualmente il parco ortolini di Martina Franca una delle poche zone di verde per andare a fare una passeggiata ormai è diventato uno spazio per i rifiuti ed uno spazio dove i vandali si divertono adistruggere tutto ciò che è stato creato! il vero motivo di distruzione è perchè dichiarato inagibile per via dei corridoi di passeggio troppo stretti per far passare un mezzo di soccorso ed ora ancora più inagibile perchè dinanzi all’entrata qualche mago delle costruzione ha costruito il nuovo foro boario! vi chiederete cos’è il foro boario, ebbene il foro boario di martina franca viene utilizzato si e no per 3 volte l’anno per manifestazioni agricole, fiere campionarie e gare di mucche (vince chi ha la mucca più grossa? come funziona?)

quindi un bel pezzo di verde buttato per un mostro di cemento! non ci posso credere!!! facciamo qualcosa per la nostra città!

oltre il danno anche la beffa

Con nota prot. n° 751/MBCA del 15 marzo 2007, pervenuta il successivo 20 marzo 2007 ed assunta al prot. n° 5975 di questo Comune, il Dirigente del Settore Beni Culturali della Regione Puglia ha trasmesso la determinazione dirigenziale n° 045 del 26/02/2007 con la quale è stato disposto di revocare, in via cautelare, il contributo concesso in conto capitale in favore del Comune di Martina Franca per i lavori di recupero del sito rurale abbandonato in Valle d’Itria – località Ortolini (Sottoprogramma 4 – Misura 4.2.3. lett.a) – P.O.P.1994/1999- II Triennio 97/99. Obiettivo 1 F.E.S.R.) nonché di recuperare le somme erogate, con determinazioni dirigenziali n° 113 del 07/08/2000, n° 9 del 18/01/2001, n° 110 dell’8/10/2001 e n° 61 del 27/02/2002, per un importo complessivo di € 689.053,69, disponendo, in difetto di restituzione della suddetta somma di € 689.053,69 entro 60 giorni, il recupero attraverso il Settore Contenzioso Amministrativo della Regione Puglia.
Si legge nella determinazione dirigenziale n° 045 del 26/02/2007 che il procedimento relativo alla revoca cautelare del contributo ha avuto avvio a seguito di nota della Guardia di Finanza – Comando Compagnia di Martina Franca (TA) prot. n° 1532/4446 del 25/ 02/2006 con la quale è stato comunicato – alla Regione Puglia – una serie di dati relativi all’attività investigativa svolta dal suddetto Comando a seguito di complesse indagini di polizia giudiziaria delegate dalla Procura della Repubblica di Taranto, attività che avrebbe evidenziato la sussistenza di irregolarità nella esecuzione dei lavori relativi al finanziamento.
Con delibera n°166 del 2007 la Giunta ha proposto opposizione al Tar chiedendo la sospensione del provvedimento.