REPARTO NUOVO, MATERASSI VECCHI

Riceviamo e volentiri pubblichiamo un pezzo di Agostino Quero.”TRATTO DAL BLOG AMOMARTINA”

Il nuovo reparto di chirurgia dell’ospedale di Martina è bello. “Un albergo a cinque stelle”, dice qualche familiare di chi, in questi primi giorni di funzionamento della divisione, occupa i letti (sono 22) di quel reparto. Oddio, c’è chi ha dovuto arrangiarsi per la nuova sistemazione, per esempio la signora ricoverata d’urgenza al “vecchio” reparto, secondo piano dell’ospedale, e che sabato è stata trasferita nella nuova divisione, al terzo piano. Più che essere trasferita, ha dovuto spostarsi lei aiutata da una familiare che ha spinto la sedia a rotelle. Nessuna assistenza per questo trasloco. Figurarsi che un medico è stato visto portarsi un armadietto, alla nuova sistemazione ospedaliera. 
Comunque il reparto è bello. Arredi azzeccati, colori pure, reparto molto funzionale, due letti per stanza, bagni adeguatamente grandi. Bello. 
Senonché, sul letto i malati devono pur stendersi. E questa Asl che ha provveduto a spendere centinaia di migliaia di euro (milioni?) forse si è scordata dei materassi nuovi. Oppure non sono ancora arrivati.
La signora di cui sopra, ricoverata d’urgenza, si è vista appioppare un letto con un materasso che la sua familiare descrive essere in spugna, sporco e addirittura rotto al centro. “Ho dovuto metterci un cuscino” per coprire la lacerazione e far soffrire meno l’ammalata. Un cuscino nel materasso (ma non si mettevano sopra?). Secondo i benissimo informati, trattasi di materassi provenienti da altro ospedale, addirittura. Detto che medici, infermieri e ausiliari non c’entrano nulla e che le responsabilità vanno ricercate in altri settori dell’azienda, va ribadito che non è il primo caso di manchevolezze così clamorose: si pensi al reparto dialisi dell’ospedale martinese, reparto in cui si è rotta la manovella di un letto e per tenere alzata la testa del paziente ci si è attrezzati piazzando un bidone vuoto sotto il materasso.
Ma che accada in una divisione ospedaliera rifatta da zero, nuova di zecca, questo è inaccettabile. Tutto nuovo, e poi i materassi sono gli scarti di chissà dove. Sporchi e rotti.
Ai responsabili del disservizio giova ricordare, se non l’avessero mai notato, che il materasso è il posto sul quale il malato trascorre il maggior tempo, quasi la totalità, della sua degenza. 
Ai responsabili del disservizio, poi, si potrebbe far osservare che un bel dettaglio in una cosa che complessivamente non funziona, magari è accolto con benevolenza; far male il dettaglio in una cosa quasi perfetta rovina tutto. 
Così come sono riusciti a fare stavolta e com’è documentato dalle foto (una sopra, nel titolo, e l’altra sotto, cliccando la voce “FOTO MATERASSI 2”) risalenti a ieri mattina (11.2.2008), secondo il sacrosanto diritto (e dovere) di cronaca.
Una proposta: siccome qualcuno deve aver pensato che su un materasso sporco e rotto si può dormire, facciamoci dormire lui (o lei, o loro). 
Ma era così difficile fare le cose per bene fino in fondo?

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